D. D. I.

 

Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata

 

CPIA Ascoli Piceno - Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata - V. 2.0 del 21/09/2021

 

Dette Linee Guida hanno fornito le indicazioni per la stesura del Piano Scolastico di Didattica Digitale, che ogni scuola ha elaborato integrando il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Per Didattica Digitale Integrata (DDI) si intendono quelle metodologie e tecnologie per l’ insegnamento che vanno a supporto della didattica ordinaria svolta in presenza, al fine di un rispetto puntuale delle  misure di contenimento del contagio qualora dovessero insorgere nuove condizioni emergenziali che costringano ad una interruzione della didattica in presenza.

Nello scenario di emergenza sanitaria che ha caratterizzato gli ultimi anni scolastici, la DDI si è resa necessaria per porre comunque l’alunno al centro del processo d’insegnamento-apprendimento e dare continuità ed unitarietà al processo educativo, incrementando sempre più il livello di autonomia e responsabilità dei discenti e tutelando la loro salute e il loro benessere.

Il più recente D.L. 6 agosto 2021, n. 111, Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti” all’art. 1 dispone che “Nell'anno scolastico 2021-2022, al fine di  assicurare  il  valore della scuola  come  comunità  e  di  tutelare  la  sfera  sociale  e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull'intero  territorio nazionale, i servizi educativi per l'infanzia di cui  all'articolo  2 del  decreto  legislativo  13  aprile  2017,  n.  65,  e  l'attività scolastica e  didattica  della  scuola  dell'infanzia,  della  scuola primaria e della scuola secondaria di  primo  e  secondo  grado  sono svolti in presenza”. La norma, dunque, prefigura una ripartenza dell'attività didattica nelle modalità ordinarie in presenza, così come auspicato da tutti coloro che vedono nella relazione interpersonale (tra docenti e studenti e tra gli stessi studenti) una condizione essenziale del processo educativo. Tuttavia, poiché purtroppo non possiamo ancora dirci fuori dall’emergenza pandemica, vista la possibilità dello sviluppo di nuove varianti più diffusive, sia pur nell’auspicata maggiore protezione garantita dalla ormai estesa copertura vaccinale, la DDI potrebbe ancora rivelarsi strumento necessario e imprescindibile, rimanendo in ogni caso una risorsa  e un'opportunità ormai acquisita del modo di fare e vivere la scuola oggi.

Inoltre la DDI potrà essere efficacemente utilizzata anche in casi specifici e motivati, come ad esempio ospedalizzazioni degli studenti o condizioni che li costringano temporaneamente a casa senza la possibilità di frequenza fisica (es. quarantena). In tali casi, valutati singolarmente dal Dirigente, lo studente potrà seguire da casa il lavoro che i propri compagni di classe seguono a scuola.

Il Piano della Didattica Digitale Integrata (PDDI) del CPIA di Ascoli Piceno, in aderenza alle Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata adottate dal Ministero dell’Istruzione con il Decreto n°89 del 07/08/2020, è stato elaborato per organizzare il lavoro e fornire indicazioni operative affinché il nostro Istituto sia pronto “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. La redazione del documento, inoltre, è stata determinata dalla necessità di non vincolare la progettazione della DDI alla sola sospensione delle attività didattiche, ma anche alla previsione di eventuali necessità di contenimento del contagio. Già durante il periodo di grave emergenza verificatosi nell’a.s. 2019/2020, i docenti del CPIA hanno garantito, in modalità Didattica a distanza (DAD), la quasi totale copertura delle attività didattiche previste, assicurando in via telematica il regolare contatto con gli studenti e gli attori del processo educativo (famiglie, operatori, tutori ecc.) e lo svolgimento della programmazione riformulata secondo le indicazioni ministeriali.

Il presente PDDI, contempla quindi la DAD non più come didattica d’emergenza ma didattica digitale integrata (DDI) che prevede l’apprendimento anche in condizioni ordinarie con le tecnologie considerate uno strumento oramai indispensabile per facilitare apprendimenti curricolari e favorire lo sviluppo cognitivo e abilità trasversali.

  1. Analisi situazione di partenza e condizioni di fattibilità

 

Il CPIA dispone a vario grado, nelle sue sedi, di collegamento internet e di strumenti tecnologici funzionanti (LIM, tablet, computer, ecc.) utilizzabili dagli studenti e dai docenti nella didattica ordinaria e per aggiornamento/progettazione/ricerca. Al fine di migliorare la qualità della DDI e uniformare i mezzi informatici e la connettività di rete a disposizione nelle varie sedi, alcune azioni di adeguamento saranno mirate a colmare eventuali necessità di approvvigionamento di dispositivi o accessori hardware Data l’eterogeneità dell’utenza del CPIA composta da adulti e giovani adulti (di varia età, nazionalità, sesso, condizioni e impegni di vita ecc.), si prevede che gli stessi siano muniti di smartphone funzionanti e atti al collegamento internet (per gli studenti della sede carceraria nel precedente a.s. il collegamento era previsto esclusivamente via skype). Tale dotazione minima personale, come dimostrato nell’esperienza DAD, è sufficiente per una partecipazione adeguata al dialogo educativo e a interagire con i docenti (lezioni online, ricezione di appunti e dei contenuti disciplinari, consegna di verifiche e test ecc.). Per i casi personali in cui vi è assenza di mezzi, sarà cura della scuola verificare il fabbisogno individuale e suggerire la dotazione strumentale adeguata.

Al fine di supportare la situazione di svantaggio in merito alla Didattica a distanza degli studenti che non hanno un dispositivo informatico in grado di garantire la suddetta modalità didattica, la scuola interverrà fornendo in comodato d’uso gratuito un dispositivo idoneo e, se occorre, relativa connettività in banda larga alla rete Internet. Per valutare la possibilità di assegnazione di dispositivi agli studenti che ne faranno richiesta saranno utilizzati i criteri appositamente stabiliti dal Consiglio d’Istituto.

Il dispositivo verrà consegnato in comodato d’uso, dovrà essere custodito ed utilizzato con la massima cura ed attenzione e dovrà essere tassativamente restituito nel termine previsto dal contratto, nelle stesse condizioni in cui è stato consegnato. La mancata restituzione nei tempi indicati comporterà l’esclusione la richiesta del pagamento dello strumento assegnato al costo sostenuto dall’istituto.

Qualora l’allievo che ha avuto un dispositivo in comodato non si colleghi con buona frequenza, dovrà restituirlo.

I Docenti assunti a tempo indeterminato, in quanto assegnatari del bonus annuale di 500,00 euro erogate attraverso la Carta del Docente, sono tenuti, secondo le linee guida a corredo del citato decreto ministeriale,  a dotarsi di adeguati strumenti da utilizzare per la DAD.

Il CPIA dovrebbe avere nel proprio organico  la figura di Animatore Digitale, condizione necessaria per l’assistenza al personale scolastico e la gestione dei mezzi necessari per una attuazione proficua della DDI. In questo momento, a causa del numero limitato del personale del CPIA, il ruolo dell’Animatore Digitale coincide con l’Animatore Digitale dell’IIS “Fermi-Sacconi-Ceci”, che ospita la sede del CPIA di Ascoli Piceno.

Si coglie, inoltre, la disponibilità all’assistenza tecnica fornita dal CPIA di Pesaro Urbino, che ha ottenuto un assistente tecnico informativo in organico covid.

 

  1. Obiettivi

Gli strumenti e le metodologie del presente PDDI rientrano negli obiettivi e nelle azioni operative del PTOF d’Istituto e del PNSD in cui l’adozione del digitale è già strategia indispensabile per potenziare la didattica in presenza nonché occasione interdisciplinare che contribuisce, con gli apporti di contesti non formali e informali all’apprendimento, a porre gli studenti al centro del processo di insegnamento-apprendimento per sviluppare quanto più possibile autonomia e responsabilità.

 

  1. Strumenti

Il Cpia di Ascoli Piceno , sulla base della passata esperienza di DAD, adotta  i seguenti strumenti per l’attuazione del piano di DDI:

 

- Email su account istituzionale di Google G-Suite per tutti i membri attivi dell’istituto: docenti, studenti e personale amministrativo.

- Google G-Suite for Education, strumento autorizzato ufficialmente dall’IIS “Fermi-Sacconi-       Ceci” e fornito al Cpia di Ascoli Piceno per tutte le classi e tutte le discipline, verrà utilizzata in modalità attraverso le sue diverse applicazioni:

- Classroom: pubblicazione e condivisione dei materiali didattici, comunicazioni immediate dei docenti con il gruppo classe, assegnazione e restituzione dei lavori svolti dagli  studenti, valutazione con punteggio dei compiti corretti, possibile condivisione della correzione all’intero gruppo classe.

- Google Documenti: per la redazioni di documenti testuali;

- Google Fogli: per la redazione di fogli di calcolo;

- Google Presentazioni: per la redazione di presentazioni multimediali;

- Google Moduli: per la redazione e l’erogazione di test di verifica strutturati e semistrutturati;

- Google Meet: sia per le lezioni in videoconferenza che come strumento per registrare lezioni da pubblicare attraverso  Classroom;

- Google YouTube: condivisione di video lezioni autoprodotti o prodotti da terze parti;

- Google Drive: condivisione del materiale digitale, sia di natura didattica che documentale;

- Google Calendar: calendario condiviso per l’eventuale programmazione di attività non già calendarizzate da orari di lezione  e disposizioni di istituto.

- Registro elettronico Sogi : sarà utilizzato in tutte le funzioni per cui era previsto nella didattica ordinaria in presenza ossia registrazione di presenze ed attività didattiche, UDA,  voti e valutazioni, patto formativo,  annotazioni e note disciplinari, ma soprattutto vista la passata esperienza, verrà utilizzata l'area dedicata alla  Formazione a distanza alla voce : “Compiti  a distanza “ per le attività asincrone di ogni disciplina e per l’invio dei compiti assegnati/ di recupero degli alunni assenti per malattia o per motivi altri.

- Sito dell’Istituto

 

  1. Attività sincrone e asincrone

 

Le attività per la DDI comprendono due modalità:

  1. a) attività sincrone: sono svolte con l’interazione docente e gruppo studenti in tempo reale, come ad esempio le videolezioni e lo svolgimento di compiti e verifiche con il monitoraggio in tempo reale da parte dell’insegnante ;
  2. b) attività asincrone: sono messe in atto senza l’interazione in tempo reale tra insegnante e gruppo studenti; tra queste attività figurano l’utilizzo del materiale didattico digitale indicato e/o fornito dal docente e le esercitazioni/ rielaborazioni o realizzazioni di prodotti digitali da parte degli studenti.

Il registro Sogi consente all’insegnante di organizzare la lezione in maniera asincrona in maniera semplice ed agile attraverso la funzione: “Compiti a distanza”. Il docente assegna alla classe o a singoli alunni specifici compiti, monitora la lettura o il compimento dell’esercizio, può caricare file audio, video o documenti e attivare il calendario per la consegna del compito assegnato; il registro memorizza le ore svolte dagli studenti  in un'apposita sezione. Lo studente lavora facilmente anche da cellulare e ha la possibilità di trasformare in foto e raccogliere eventuali esercizi scritti a mano, allegandoli come file.

La piattaforma G Suite for Education permette all’insegnante di organizzare la lezione in maniera flessibile e stimolante in entrambe le modalità, sincrona e asincrona, e di adottare le metodologie ritenute più idonee al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e allo sviluppo delle competenze personali e trasversali. Inoltre, l’utilizzo della piattaforma consente la costruzione di spazi di apprendimento in cui inserire percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere attività in piccoli gruppi, semplificando la fruizione delle lezioni medesime e il reperimento dei materiali nello spazio di archiviazione di Google Drive, anche a vantaggio di quegli studenti che hanno maggiori difficoltà ad organizzare il proprio lavoro.

 

  1. Realizzazione del PDDI

La realizzazione del PDDI è affidata a strumenti digitali che preliminarmente presuppongono una fase di:

 

 

  1. Modalità di didattica digitale integrata

 

Al fine di assicurare a tutti gli iscritti il diritto all’istruzione e all’apprendimento permanente il CPIA di Ascoli Piceno adotta le seguenti modalità di DDI:

 

  1. Didattica digitale a distanza: in caso di lockdown/quarantena di uno o più gruppi/chiusura sede. Per quanto riguarda la DAD, le strategie da adottare affinché le modalità di attuazione diventino operative ed efficaci partono dal presupposto di tenere in seria considerazione il contesto in cui operano. Gli studenti del CPIA sono inseriti in corsi diversi, che si possono raggruppare in due principali sottoinsiemi: i corsi AALI e i corsi di primo livello (primo e secondo periodo). Per questo motivo si rende necessaria una maggiore flessibilità sulle modalità di gestione delle lezioni in funzione dei diversi corsi allo scopo di agevolare gli studenti con un basso grado di autonomia, come scarsa scolarizzazione e difficoltà linguistiche. È necessaria altresì una formazione mirata degli studenti a partire dall’individuazione di una matrice comune sulle competenze digitali da sviluppare, ma non è realistico pensare che il gap linguistico e/o digitale tra i vari alunni si possa colmare in tempi brevi e in situazione di emergenza.
  2. Per quanto riguarda i corsi AALI, al fine di non vincolare la didattica all’utilizzo di piattaforme diversificate rendendo più complessa la comunicazione docente/studente, lo scambio di materiali didattici può avvenire con l’uso del registro elettronico e della piattaforma g-suite.

I docenti hanno modo di conservare il materiale digitale prodotto e ricevuto dagli studenti  negli spazi di archiviazione.

Per le lezioni in modalità sincrona, le videoconferenze vengono effettuate con l’impiego dell’applicativo Meet di G-suite con l’utilizzo da parte degli studenti e docenti degli account G-suite istituzionali.

  1. Per i corsi di primo livello, invece, si farà uso G- suite come piattaforma cloud di elezione per la gestione di classi virtuali con la possibilità di programmare videolezioni con Google Meet e del registro Sogi.

G-suite consente di assegnare i compiti e di valutarli, di condividere materiale multimediale e link a risorse online, di inviare feedback e di comunicare con l’intera classe o il singolo alunno. Dal momento che la piattaforma Google Classroom e tutta la suite di strumenti Google Drive si possono utilizzare anche su smartphone e tablet via app, oltre che sul browser, la creazione e gestione di classi virtuali consente di includere gli alunni che non dispongono di un PC. Tutti gli elaborati degli studenti e i materiali didattici prodotti dagli insegnanti nel corso dell’anno vengono automaticamente archiviati nello spazio di memoria del Drive associato a ciascun corso Classroom creato dal docente, consentendo un facile accesso alle verifiche corrette relative al singolo alunno.

  1. Didattica digitale complementare: per far ridurre gli spostamenti e la presenza contemporanea degli studenti nelle diverse sedi e garantire allo stesso tempo il loro diritto all’apprendimento. Per quanto riguarda la didattica digitale complementare, alla luce del DPCM del 3 novembre 2020 e tenuto conto della nota DPIT n. 1990 del 5/11/2020 è possibile implementare la quota del 20% della formazione a distanza, tenendo conto delle particolari situazioni dell’utenza.

Si garantisce la partecipazione alle lezioni attraverso l’alternanza settimanale delle attività didattiche: il monte orario destinato alla Fad e il calendario delle lezioni a distanza, comprensivo delle ore distribuite per le discipline, stabilito dai docenti nel PFI , verrà stabilito in base alle esigenze delle singole sedi. Le lezioni in FAD saranno gestite dai docenti in modalità asincrona con l’utilizzo del registro Sogi o con l’utilizzo della piattaforma G Suite for Education;

le lezioni sincrone prevedono l’utilizzo di g-suite. Per ridurre la presenza contemporanea degli studenti nelle varie sedi, gli iscritti ai corsi AALI frequenteranno la scuola in presenza alternativamente a quelli del gruppo del primo livello per quanto possibile.

 

Articolazione oraria delle lezioni.

Per quanto riguarda la modalità A, ovvero nel caso in cui la DDI divenga strumento unico di espletamento del servizio scolastico, saranno assicurate quote orarie in modalità sincrona:

∙ Per i corsi AALI: almeno 8 ore/sett o, se inferiore, la quantità oraria prevista per quel corso.

∙ Percorsi di Primo livello I periodo: almeno 9 ore/sett. distribuite tra Italiano e Studi sociali (4 ore) Matematica e Scienze (2 ore), Tecnologia (1 ora), Lingue straniere (2 ore).

∙ Percorsi di Primo livello II periodo: almeno 12 ore/sett. distribuite tra Italiano e Studi sociali (6 ore), e Lingue straniere (3 ore).

 

  1. Regolamento per la DDI

 

Per l’a.s. 2020/2021, in merito alle regole di comportamento da tenere negli ambienti scolastici in presenza in applicazione delle norme legate al perdurare dello stato di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia COVID-19, si confida in un responsabile comportamento degli studenti durante le attività digitali sincrone. Ad ogni modo, eventuali comportamenti inadeguati saranno valutati dal punto di vista disciplinare. Gli account istituzionali, attivati per ogni studente, sono utilizzati in ambito scolastico nel rispetto di ciascun membro della comunità e della sua privacy. È altresì vietato diffondere registrazioni o immagini relative alle persone che partecipano alle videolezioni. Il CPIA pone particolare attenzione alla formazione degli studenti sui rischi derivanti dall’utilizzo della rete e in particolare sul reato di cyberbullismo. ALLEGATO A

 

  1. Studenti fragili

L’elaborazione del PDDI ha carattere prioritario poiché esso contiene i criteri e le modalità per riprogettare l’attività didattica in DDI tenendo in considerazione le esigenze di tutti gli studenti, in particolar modo i più fragili per favorire l’inclusione scolastica, superare il digital divide e adottare misure che contrastino la dispersione. Nei casi in cui la fragilità investa condizioni emotive, linguistiche o socio culturali, ancor più nei casi di studenti con disabilità, è privilegiata la frequenza scolastica in presenza. Nel caso in cui, a seguito di apposita certificazione medica, lo studente non possa frequentare le lezioni in presenza per condizioni di fragilità nei confronti del SARS-CoV-2, il CPIA si impegna a garantire il diritto all’istruzione attraverso modalità sincrone (lezione svolta in presenza tramite MEET) e/o asincrone sulla base di accordi stabiliti con lo studente o i genitori/tutori nel caso di minorenni.

 

  1. Modalità di verifica e criteri di valutazione

 

In riferimento al paragrafo 4 sull’articolazione della DDI, si distinguono due eventualità:

Ipotesi A –DAD

  1. Verifica in modalità sincrona :

 

∙ verifiche orali in videoconferenza a piccoli gruppi o con tutta la classe;

∙ test interattivi con l’utilizzo di Google Moduli, integrati anche in Google Classroom, o altri tool informatici che favoriscono l’autovalutazione e qualche momento di riscontro orale;

∙ verifiche pratiche con eventuale realizzazione di un prodotto o manufatto.

 

  1. Verifica in modalità asincrona:

∙ per i corsi AALI: realizzazione e consegna di un elaborato o di un prodotto/manufatto attraverso l’uso del registro elettronico SOGI o Gmail istituzionali e/o per condivisione di cartelle in Drive;

 ∙ per percorsi di Primo Livello: realizzazione e consegna di un elaborato o prodotto/manufatto tramite Google Classroom o registro Sogi . L’insegnante riporta sul Registro elettronico gli esiti delle verifiche degli apprendimenti svolte nell’ambito della DAD con le stesse modalità delle verifiche svolte in presenza.

I docenti avranno cura di conservare le verifiche e gli elaborati digitali degli alunni per consentire di salvarli all’interno degli strumenti di repository a ciò dedicati dall’Istituzione scolastica a fine anno.

 

Ipotesi B - didattica digitale complementare

 

La somministrazione delle verifiche per accertare le competenze degli alunni avverrà preferibilmente in presenza. Le tipologie di prove e i criteri di valutazione degli apprendimenti fanno riferimento a quanto riportato nel PTOF d’Istituto. In aggiunta, nel caso di processi valutativi che si alternano durante l’anno scolastico tra modalità in presenza e a distanza, la valutazione formativa in itinere riveste un ruolo di primaria importanza e diventa attestazione progressiva dei passi compiuti dagli studenti, avvalendosi dei continui feedback da questi forniti anche attraverso l’uso delle piattaforme digitali e l’autovalutazione.

 

 

La valutazione e l’autovalutazione degli studenti, fa riferimento ai seguenti descrittori:

 

Partecipazione e coinvolgimento

  1. partecipazione alle attività sincrone di DAD
  2. partecipazione alle attività asincrone di DAD Il docente pone particolare attenzione agli studenti che sono in difficoltà a frequentare le attività per motivi relativi a problemi tecnologici e logistici, problemi di lavoro, problemi familiari ecc.

Impegno

  1. contributo attivo, costruttivo ecc.
  2. svolgimento e restituzione di compiti assegnati

Interesse

  1. curiosità
  2. approfondimento delle tematiche affrontate.

Verranno predisposte specifiche rubriche per l’autovalutazione degli studenti.

 

  1. Privacy e Rapporti scuola-famiglia/tutori/operatori

 

 Il CPIA  fornisce agli studenti e alle famiglie/tutori/operatori una puntuale informazione sui contenuti del PDDI nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali raccogliendo solo dati personali strettamente pertinenti e collegati alla finalità che si intenderà perseguire, assicurando la piena trasparenza dei criteri individuati, sulle caratteristiche che regolano tale metodologia e gli strumenti di flessibilità che potranno essere necessari.

Le attività formali di informazione sono stabilite principalmente su tre fronti:

∙ Sito istituzionale www.cpiaascoli.it ;

∙ Registro elettronico;

Per comunicazioni di emergenza si potranno utilizzare Gruppi classe whatsapp, messaggi whatsapp, chiamata telefonica, email alle associazioni, videoconferenza (G-Suite).

Tutte le attività di comunicazione, informazione e relazione previste all’interno del PDDI in modo da costruire un dialogo costante con gli attori del processo educativo, saranno garantite anche in rinnovate condizioni di emergenza.

Per le comunicazioni con i docenti sarebbe buona regolare stabilire un regolamento sugli orari consigliati per comunicare, in modo da evitare messaggi o comunicazioni in tarda serata o durante i fine settimana o durante le festività.

 

  1. Formazione dei docenti e del personale assistente tecnico

 

La formazione dei docenti rappresenta una leva fondamentale per il miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo per cui il CPIA ha attivato processi di formazione per affrontare l’esperienza della didattica digitale in risposta alle nuove specifiche esigenze formative.

Inoltre, percorsi di formazione nell’ambito delle TIC contrastano la dispersione delle 8 competenze acquisite dal corpo docente nel corso del periodo di chiusura delle scuole che ha caratterizzato la maggior parte del secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2019/2020.

Per assicurare una maggiore fruibilità della didattica digitale, i docenti forniranno agli studenti informazioni e istruzioni sull’uso degli strumenti di cui al paragrafo n°3. I percorsi formativi sono incentrati sulle seguenti priorità:

 ∙ Informatica: momenti formativi sulle piattaforme in uso da parte dell’istituzione scolastica (Registro elettronico SOGI, G-Suite for Education, Google Classroom, Moodle e quant’altro emergerà nel corso del corrente anno scolastico); i docenti del Team Digitale hanno predisposto  e condiviso guide, tutorial, filmati e vademecun in formato digitale  per l’utilizzo dei vari strumenti messi a disposizione di G-Suite per la didattica nonché la definizione delle procedure per la corretta conservazione e/o la condivisione di atti amministrativi e dei prodotti delle attività collegiali, dei consigli di classe e dei vari gruppi di lavoro.

Ai docenti si consiglia, come nella seconda metà dell’anno scolastico passato, di seguire corsi di formazione, webinar e videoconferenze predisposti da enti, piattaforme scolastiche come ad esempio Sofia o accreditati dal Miur, case editrici specifiche per i docenti Cpia e non, presenti nel web e nei social media, molti dei quali gratuiti per il personale scolastico o a pagamento con la Carta del docente.

Privacy, salute e sicurezza sul lavoro: formazione specifica sulle misure e sui comportamenti da assumere per la tutela della salute personale e della collettività in relazione all’emergenza sanitaria.

Per il personale interno non è esclusa la predisposizione di azioni formative in presenza, qualora se ne ravvisi la necessità  e qualora consentito dalle norma nazionali anti contagio, in luoghi opportunamente predisposti, nel pieno rispetto della normativa inerente il contenimento del contagio e la tutela e sicurezza della salute dei lavoratori.

ASSISTENZA E SUPPORTO TECNICO

Il Team Digitale fornirà ed assistenza e supporto tecnico per le problematiche inerenti l’utilizzo degli strumenti di didattica digitale e la piattaforma G-Suite for Education.

Per la richiesta di nuovi account G-suite i docenti dovranno rivolgersi alla docente di tecnologia, prof.ssa, Maria Teresa Granato tramite mail:

granato.mariateresa@iisfermisacconiceciap.edu.it

Gli studenti, e le loro famiglie,  potranno invece segnalare e richiedere assistenza tecnica, anche per ciò che concerne i device forniti in comodato d’uso gratuito, esclusivamente tramite i docenti coordinatori di classe

La richiesta da parte degli studenti di rinnovo della password di accesso alla piattaforma, qualora sia stato impossibile farlo con la procedura integrata nelle funzionalità dell’account in dotazione, dovrà pervenire unicamente dal coordinatore di classe che avrà cura di verificare l’identità ed attendibilità del richiedente.

Le credenziali di accesso al Registro Elettronico Sogi continueranno ad essere gestite per docenti, studenti e famiglie direttamente dalla Segreteria Didattica.

Il presente piano può essere soggetto a modifiche sulla base delle disposizioni che verranno emanate o di cambiamenti di contesto e disponibilità di nuove tecnologie

 

 

 

 

 

ALLEGATO A

 

Norme di comportamento da tenere durante i collegamenti da parte di tutte le componenti della comunità scolastica relativamente al rispetto dell’altro, alla condivisione di documenti e alla tutela dei dati personali e alle particolari categorie di dati.

 

Si invitano le componenti in indirizzo a prendere visione dell’Informativa sulla privacy disponibile sul sito internet https://www.cpiaascolipiceno.edu.it/

 

Per fruire delle attività in DDI tutti gli studenti devono essere in possesso:

  1. a) delle credenziali per l’accesso al registro elettronico
  2. b) delle credenziali per l’accesso alla piattaforma G-Suite d’Istituto

Si invitano gli studenti a consultare quotidianamente il sito web del CPIA per le comunicazioni relative all’avvio della DDI complementare alla didattica in presenza.

L’utilizzo di tutti gli strumenti digitali impiegati nella DDI è regolamentato da apposita normativa che prevede unitamente alle regole che tutti sono chiamati ad osservare anche le relative sanzioni applicabili in caso di loro violazione.

L’utilizzo di Meet ha scopo esclusivamente didattico ed è un servizio che la scuola mette a disposizione degli studenti. Può essere pertanto utilizzato solo per incontri convocati da docenti. Si raccomanda a tutti autocontrollo nell’uso dello strumento, al fine di evitare comportamenti scorretti che saranno segnalati alla Dirigenza. In particolare si ricorda quanto di seguito riportato:

Meet ha un sistema di controllo molto efficace e puntuale che permette all’amministratore della Piattaforma Gsuite di verificare quotidianamente i cosiddetti “log di accesso alla piattaforma“. La piattaforma è quindi in grado di segnalare tutti gli eventuali abusi nell’utilizzo occorsi  prima, durante, dopo ogni sessione di lavoro.

Per convocare gli studenti, il docente  annota sull’Agenda del registro elettronico l’evento, con un adeguato preavviso (almeno settimanale). Per accedere all’evento, gli studenti utilizzeranno il codice di accesso comunicato dal docente oppure il link loro inviato attraverso la posta elettronica.

Il codice/link di accesso è strettamente riservato alla classe o al gruppo di studenti che il docente ha convocato: è fatto divieto di condividerlo con soggetti esterni alla classe o all’istituto.

Non è possibile partecipare a una videoconferenza con un account diverso da quello istituzionale cognome.nome@iisfermisacconiceciap.edu.it .

Nel rispetto della normativa vigente sulla privacy, vigente peraltro anche nelle lezioni in presenza, è assolutamente vietato diffondere foto/registrazioni relativi all’attività svolta; l’eventuale registrazione messa a disposizione dal docente deve restare pertanto riservata.

Gli studenti potranno accedere a Meet solo dopo che il docente avrà avviato la videoconferenza.

Solo il docente può invitare altri partecipanti alla sessione, silenziare un partecipante, rimuoverlo dal ruolo di partecipante.

Il docente darà indicazioni agli studenti in merito all’utilizzo, durante la videoconferenza, del microfono e della webcam.

Gli alunni possono comunicare i loro interventi tramite chat interna alla videoconferenza.

Qualora un partecipante dovesse uscire inavvertitamente dalla sessione di lavoro, può rientrare immediatamente riaprendo l’applicazione Meet e digitando i codici di accesso.

E’ necessario che ciascun studente si presenti alla video lezione con tutto il materiale richiesto dal docente, affinché la stessa risulti efficace.

Anche nella didattica a distanza valgono le regole già utilizzate nell’insegnamento in presenza: i partecipanti devono essere puntuali all’appuntamento; rispettare le regole di comportamento, le consegne del docente e partecipare ordinatamente ai lavori che vi si svolgono; presentarsi ed esprimersi in maniera consona ed adeguata all'ambiente di apprendimento (anche se virtuale).

Il docente, una volta terminata la sessione, verifica che tutti gli studenti si siano disconnessi e solo successivamente, si scollegherà a sua volta, da Meet.

Linee di comportamento per gli  Studenti durante le videolezioni:

  1. Le videolezioni non devono essere registrate. Sarà eventualmente il docente a rendere disponibili delle lezioni registrate.
  2. Fare attenzione alla “barra in alto privacy” che compare e che vi avvisa della immediata registrazione; se il Docente non ha dato l’ok, richiamare i vostri compagni di classe perché non procedano.
  3. Non vanno fatte foto alle video-lezioni e tantomeno vanno divulgate tali foto tramite i veicoli Social, di nessuna tipologia e dominio.
  4. Non vanno divulgati e/o inoltrati i video e gli audio che realizzano sia gli Studenti sia i Docenti all’interno delle piattaforme di didattica a distanza con particolare riferimento a Meet e Classroom, ma lo stesso dicasi per ogni sussidio, presidio, materiale inviato dal docente sulla didattica del Registro Elettronico.
  5. Non vanno inseriti nelle App Stream e Video e nelle altre App dei dispositivi G- Suite e Meet, o Moodle, a nostra disposizione materiali di natura non eminentemente didattica come canzoni, film o altri contenuti coperti da diritti d’autore. Nella necessità di far riferimento a tali contenuti si chiede al docente e allo studente di rimandare, unicamente con i LINK, ai siti ufficiali di pubblico dominio come i canali Youtube o altri .
  6. Se il materiale didattico è prodotto ad hoc da un Docente, ciò lo rende “protetto” dalla Legge n. 633 del 1941, Cfr. Art. 12 sul diritto d’autore. “Ogni riproduzione di un’opera dell’ingegno deve essere esplicitamente autorizzata”.
  7. Se si vuole girare, inoltrare ad altri o postare in qualche social materiale prodotto dal Docente, è necessario avere un esplicito permesso da parte del Docente stesso. In caso contrario non sarà possibile procedere a nessuna condivisione di materiale.

Il Regolamento di disciplina sarà integrato con sanzioni previste in caso di inosservanza delle regole di utilizzo degli strumenti per la DDI.

 

 

ALLEGATI

REGOLE UTILIZZO PIATTAFORMA DAD

OGGETTO: Autorizzazione e regole comportamento per la didattica a distanza con utilizzo delle piattaforma G Suite for Education.

Nell’ottica di favorire la didattica a distanza, la condivisione di risorse e della documentazione e con riferimento al piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), I.I.S. E. Fermi – Ceci  - Sacconi -” ha attivato i servizi sulla piattaforme digitale G Suite for Education di Google.

Questa piattaforma, attraverso la creazione di un account, consente l’accesso a strumenti di comunicazione e risorse (mail, messaggistica, classe room, videolezioni, ecc.) utili a realizzare modalità di lavoro e di apprendimento collaborativo e innovatore.

In particolare, lo strumento della classroom permette agli insegnanti di creare una classe virtuale per gestire direttamente online la comunicazione, i materiali, i compiti e le scadenze con gli studenti.

Le applicazioni della G Suite for Education consentono di gestire in modo efficace il flusso informato all’interno dell’istituto attraverso quattro funzioni principali:

  1. Comunicazione; Gmail, Hangouts, Calendar, Gruppi, Google+
  2. Archiviazione; Drive
  3. Produzione di Documenti; Test, Fogli elettronici, Presentazioni, Moduli, ecc.
  4. Collaborazione e Condivisione dei Documenti; Drive, Classroom (classe virtuale).

Le funzionalità di queste applicazioni sono in tutto simili a quelle degli account Gmail di tipo privato, ma la grande differenza è nelle condizioni d’uso della G-Suite, dove la proprietà dei dati rimane in capo all’utente, con totale protezione e privacy e priva di pubblicità, mentre per gli account privati le possibilità di “intromissione” da parte di Google sono numerose.

L’applicazione Meet permette di partecipare a videolezioni create dal docente.

Per poter utilizzare queste applicazioni ad ogni studente sarà assegnata un’account per accedere a questi servizi.

Gli studenti potranno utilizzare la casella di posta all’interno del dominio cognome.nome@iisfermisacconiceciap.edu.it e ad uso esclusivo per le attività didattiche della scuola. Lo Studente riceverà la password per accedere alle piattaforme digitali dopo aver consegnato alla Segreteria dell’Istituto il modulo di autorizzazione, debitamente firmato da un genitore/tutore, dichiarando così di aver accettato le condizioni di utilizzo del servizio. Il Rapporto per l’uso delle piattaforme per lo Studente ha durata annuale e viene rinnovato automaticamente all'atto dell'iscrizione agli anni successivi. Nel caso di trasferimento ad altra scuola e al termine del percorso di studi all’interno dell’istituto, l’account sarà disattivato.

Per ulteriori informazioni sulla configurazione della piattaforma e sui termini del servizio visitare le pagine web seguente:

Informazioni sulla privacy e la sicurezza di Google Suite for Education

(htps://support.google.com/edu/classroom/answer/6072460hcoiGRNIR.Plaform%3DDes.tophhliit)

(htps://edu.google.com/intl/it/.-12-solutons/classroom/hmodal_actoeinonehzippy-setsingle_actoeRlizippy-single-set-6)

 

CONDIZIONI DI UTILIZZO DEL SERVIZIO

  1. OBBLIGHI DELLO STUDENTE

Lo studente si impegna:

Lo Studente e la sua famiglia si assumono la piena responsabilità di tutti i dati da lui inoltrati, creati e gesti

attraverso le piattaforme utilizzate dalla scuola.

  1. NETIQUETTE PER LO STUDENTE

Nell’apposito paragrafo sono elencate le regole di comportamento che ogni studente deve seguire perché il servizio possa funzionare nel miglior modo possibile.

Poiché il servizio è uno dei mezzi di comunicazione tra Docente e Studenti, sarà dovere di ognuno accedere alla piattaforma con frequenza quotidiana, impegnandosi a rispettare la Netiquette:

  1. LIMITI DI RESPONSABILITÀ

 

 

 

ACCETTAZIONE REGOLE UTILIZZO PIATTAFORMA

GOOGLE “G-SUITE”

Gentili genitori / tutori /studenti maggiorenni,

come previsto dal piano per la DDI, l’Istituto ha attivato la piattaforma “G-Suite for Education” sia per i docenti che per gli allievi.

I docenti creano classi virtuali nell’ambiente “Google Classroom”, ideato appositamente per sviluppare la didattica a distanza e potranno inoltre utilizzare diversi altri strumenti, quali ad esempio Google Meet per fare videoconferenze e YouTube per registrare e mettere a disposizione video didattici / lezioni.

Fanno parte della piattaforma G-Suite molte altre utilissime applicazioni, che possono essere adoperate per la didattica, come ad esempio quelle per la produttività personale denominate Documenti (equivalente a Microsoft Word), Fogli (equivalente a Microsoft Excel), Presentazioni (equivalente a Microsoft PowerPoint) e Sites (per creare siti internet).

La piattaforma “G-Suite for Education” è fornita da Google LLC. che gestirà i dati personali necessari allo svolgimento delle attività di formazione, pertanto si rimanda all’informativa sul trattamento dei dati personali fornita da questi ultimi: https://gsuite.google.com/terms/education_privacy.html. Per ciò che concerne il trattamento dei dati personali, svolti per mezzo di tale piattaforma, l’Istituto non svolgerà alcun trattamento dei dati ulteriore rispetto a quello ordinario.

Il genitore / tutore / lo studente maggiorenne

DICHIARA

Non essendo possibile, in questa fase emergenziale, raccogliere i consensi firmati in forma autografa, si invita a firmare la presente dichiarazione cliccando sul tasto “Adesione” che appare all’apertura della presente circolare, entro il 12/11/2020.

In tal modo, si dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali predisposta dalla società che fornisce la piattaforma, di acconsentire al trattamento dei dati così come indicato nella stessa e di essere a conoscenza delle regole sopra elencate.

Il genitore / tutore
Documento di informativa del D.P.O. d’Istituto

IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AL TEMPO DI GOOGLE

 

Introduzione

Nell’adozione in ambiente didattico della cosiddetta G Suite, gli aspetti da tener ben presenti sono molti e richiedono competenze tecniche e legali certamente non alla portata di tutti. Il documento che segue cerca di trovare una soluzione che non impedisca l’utilizzo della piattaforma, ma che al contempo tuteli le nuove generazioni dai rischi connessi alle tecnologie dell’informazione.

Il DPO/RPD, ovvero il Data Protection Officer/Responsabile per la protezione dei dati, ha per vocazione una particolare sensibilità al tema della protezione dei dati personali; lo si deve tanto alla missione che gli Istituti ci hanno affidato, tanto alle spiacevoli situazioni che abbiamo dovuto gestire e risolvere, molto spesso anche quando le circostanze erano già critiche.

Vista la dilagante promiscuità del mondo digitale, apparentemente senza regole né gestori, a qualcuno potremmo anche apparire come gli ultimi pasdaran della normativa sui dati personali; in realtà, non abbiamo una visione integralista al problema, ma troppo spesso rileviamo da parte dei promotori e degli innovatori, approcci strumento-centrici, imperniati più sulle funzionalità, sulla semplicità, sulla gratuità e mai sulla tutela dei dati che riguardano i più piccoli, tantomeno sui potenziali rischi presenti e futuri.

Partiamo da un presupposto. Nel mercato la parola “gratis” semplicemente non esiste. A volte crediamo che un servizio ci venga offerto gratuitamente solo perché allo stesso non corrispondiamo moneta, ma ciò non significa che quel servizio ci venga regalato.

 

“Se il servizio è gratis, il prodotto sei tu”

Steve Jobs

 

La nostra consapevolezza deve crescere e dobbiamo prendere atto che i nostri dati personali hanno un valore, a volte direttamente economico, altre volte dai risvolti economici, a volte con risvolti immediati, altre volte con conseguenze posticipate.

Il concetto resta comunque uno. Nel mondo di oggi le informazioni sono come l’oro.

Non possiamo sapere cosa potrà succedere un domani con tutta la mole di dati che giornalmente regaliamo alle varie piattaforme social o didattiche che siano. Per questo motivo, non potendo conoscere i side effects e adottando il sano principio di precauzione, gli Istituti scolastici devono attuare tutte le possibili cautele per proteggere i Vostri dati.

“Non sappiamo ancora di che si tratta, non sappiamo cosa sia,

 non sappiamo cosa può essere,

non sappiamo cosa diventerà, sappiamo solo che è fico!

 E questo è un valore inestimabile a cui non rinuncio”

 Mark Zuckerberg

 

 

Va specificato che l'intento pedagogico di un progetto di implementazione di piattaforme digitali che promuovano e incoraggino il lavoro collaborativo online e lo sviluppo di competenze sociali, organizzative e digitali, non può che essere apprezzato da persone che lavorano e vivono nell’informatica tutti i giorni, pertanto nessuno vuole ricoprire il ruolo di Mangiafuoco della situazione ma, da quanto abbiamo visto con i casi Facebook-Cambridge Analytica o Google-Mastercard, Google senza limiti rispetto al COPPA[1] (multa da 150M $) non possiamo neanche permetterci di essere la Fata Turchina, poiché in ballo ci sono affari economici e dinamiche che molto spesso sfuggono alla nostra comprensione.

L’intento di questo documento è quello di attirare l'attenzione sul trattamento dei dati personali effettuato da Google ogni qualvolta ci interfacciamo con lui.

Problematiche comuni

Innanzitutto, l’account @gmail.com è un account di tipo consumer, che al di là di quanto dichiarato nelle articolate e complesse informative di Google sulla tutela dei dati personali, è e/o sarà utilizzato per scopi commerciali.

È vero che nel contratto con Google si parla di minima ingerenza e nessuna pubblicità, ma da nessuna parte si esclude la possibilità che gli iscritti possano essere profilati, ora o in futuro. In alcune informative per la richiesta di consenso all’iscrizione alla piattaforma G Suite troviamo frasi del tipo “l’istituto non ha alcun potere per quanto concerne le misure necessarie a minimizzare il rischio di perdita d’informazioni e a garantire la riservatezza dei dati”. Un po’ come richiedere il consenso per portare i ragazzi al "Gran Teatro dei Burattini", escludendo qualsiasi responsabilità nel caso che malauguratamente accada qualcosa.

A prima vista può apparire come una bellissima azione filantropica, un cosiddetto give back a seguito di guadagni miliardari ma in realtà non è molto diverso dal regalare figurine all’uscita della scuola, con la differenza che, in ambito scolastico, la promozione è in capo all’istituzione.

Altra tecnica sulla quale nessuno si è ancora espresso riguarda il fatto che una volta loggato o autenticato alla piattaforma tramite l’account Google, il motore ha la possibilità di conoscere, registrare, analizzare tutte le ricerche effettuate dai soggetti, insegnanti e allievi, riuscendo nell’obiettivo di profilare soggetti fin dalla tenera età, anche per tutte le attività svolte al di fuori della piattaforma G Suite.

Sembrano regalare un oggetto fantastico, ma nella realtà i nostri dati personali sono utilizzati per scopi diversi da quelli che crediamo. Per questi motivi i ragazzi e le famiglie dovrebbero essere adeguatamente informate, così da poter scegliere liberamente, senza vincoli o costrizioni, anche le modalità di utilizzo personale di questi sistemi.

Un’altra questione è quella relativa al trasferimento dei dati su datacenter posizionati al di fuori dell’Unione Europea, con conseguenti dubbi sulla giurisdizione in caso di contenzioso e sul rispetto dei principi europei sulla protezione dei dati, nonostante il Garante della Privacy abbia dichiarato che la nuova intesa tra USA e UE, denominata Privacy Shield, è compatibile con il GDPR (il Regolamento europeo 2016/679 per la protezione dei dati personali).

La scuola dovrebbe essere un faro, che illumina la strada dei ragazzi e li protegge dai rischi connessi con l’uso indiscriminato delle nuove tecnologie, senza dimenticare i social. Per tale motivo è importante fare un uso attento e consapevole degli strumenti informatici

 

Ai sensi dell’art. 39 del GDPR, siamo poi noi, i DPO/RPD, che hanno il compito di informare e sensibilizzare gli interessati come voi in tal senso, anche fornendo supporto e consulenza.

Qualcosa in Europa si muove

L’avvento del GDPR, sta portando a un cambiamento, lento ma doveroso. A inizio anno infatti, l’Autorità garante francese per la privacy, la CNIL, ha sanzionato Google con una multa di 50 milioni di euro per scarsa trasparenza sulla finalità del trattamento dati e sulla mancanza di chiarezza in merito al consenso richiesto agli utenti. Nello specifico è stata contestata la non conformità agli obblighi prescritti dal GDPR in merito alla trasparenza sulla finalità del trattamento dati e sul consenso richiesto agli utenti:

“Il Garante francese ha contestato alcuni aspetti funzionali del sistema operativo Android sviluppato da Google e, in particolare, le opzioni che consentono di attivarlo su un nuovo smartphone. Secondo la CNIL, sono poco chiari i dettagli su quali dati degli utenti vengono utilizzati per l’invio di annunci pubblicitari personalizzati. Nel provvedimento si legge che alcune importanti informazioni “come le finalità del trattamento dati, il periodo di conservazione dei dati o le categorie di dati personali utilizzati per la personalizzazione degli annunci, sono eccessivamente disseminate tra più documenti, con pulsanti e link sui quali è necessario cliccare per accedere a informazioni complementari”. Troppe azioni, secondo il Garante francese, riportate in un’informativa poco chiara e che non consentono all’utente di conoscere con esattezza come vengono utilizzate le informazioni raccolte per personalizzare alcuni servizi, tra cui ad esempio il tracciamento mediante il modulo GPS. Così come non è subito chiaro all’utente che alcune condizioni da accettare non sono necessarie al funzionamento del dispositivo, presentando invece un “legittimo interesse commerciale”. Fuorviante e in violazione del GDPR, sempre secondo la CNIL, anche la procedura guidata per la configurazione iniziale di un nuovo smartphone o tablet Android. L’Autorità francese ritiene, infatti, che l’utente venga spinto a pensare di avere una migliore esperienza d’uso del dispositivo e del sistema operativo se crea un account Google. La procedura di configurazione iniziale dello smartphone o del tablet dovrebbe invece essere del tutto separata da quella necessaria alla creazione dell’account.”[2]

Riferimenti normativi

Il GDPR al considerando 38 afferma:

“I minori meritano una specifica protezione relativamente ai loro dati personali, in quanto possono essere meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle misure di salvaguardia interessate nonché dei loro diritti in relazione al trattamento dei dati personali. Tale specifica protezione dovrebbe, in particolare, riguardare l’utilizzo dei dati personali dei minori a fini di marketing o di creazione di profili di personalità o di utente e la raccolta di dati personali relativi ai minori all’atto dell’utilizzo di servizi forniti direttamente a un minore.”

Una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato, che possa influenzare le scelte e il comportamento di un minore, potrebbe potenzialmente avere un effetto giuridico o in modo analogo significativo sullo stesso, a seconda della natura delle scelte e dei comportamenti in questione.

Dato che i minori rappresentano un gruppo più vulnerabile della società, le organizzazioni dovrebbero, in generale, astenersi dal profilarli per finalità di marketing[3]. I minori possono essere particolarmente vulnerabili nell’ambiente online e più facilmente influenzabili dalla pubblicità comportamentale. Ad esempio, nei giochi online, la profilazione può servire per individuare i giocatori che l’algoritmo ritiene più propensi a spendere soldi, oltre a fornire annunci più personalizzati. L’età e la maturità del minore possono influenzarne la capacità di comprendere la motivazione che sta alla base di tale tipo di marketing o le sue conseguenze[4].

L’articolo 40, paragrafo 2, lettera g), fa esplicitamente riferimento alla preparazione di codici di condotta che includano misure per la protezione dei minori; potrebbe altresì essere possibile integrare i codici esistenti[5].

 

 

 

INFORMATIVA E RACCOLTA DELLE AUTORIZZAZIONI PER “G SUITE FOR EDUCATION”

 

Alla luce di quanto detto sopra, si è ritenuto opportuno redigere questa breve guida/spiegazione in merito all’utilizzo della piattaforma di Google, denominata G Suite for Education, per rendere più chiaro il trattamento di dati personali che la stessa pone in essere.

Per poter utilizzare questa piattaforma è necessario creare e gestire uno specifico account e per questo motivo viene richiesta una specifica autorizzazione ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati personali.

G Suite for Education è un insieme di strumenti di produttività per l'istruzione fornita da Google utilizzate da milioni di studenti e insegnanti in tutto il mondo. Gli studenti possono utilizzare i loro account G Suite per completare i compiti, comunicare con i loro insegnanti e apprendere le competenze di cittadinanza digitale del 21° secolo.

La presente informativa descrive le informazioni personali che forniamo a Google in relazione agli account e in che modo Google raccoglie, utilizza e divulga le informazioni personali degli studenti collegate a tali account.

Tramite i loro account G Suite for Education, gli studenti possono accedere e utilizzare i seguenti "Servizi principali" offerti da Google e descritti all'indirizzo https://gsuite.google.com/terms/user_features.html:

Puoi trovare ulteriori informazioni sui Servizi aggiuntivi e in che cosa si differenziano dai Servizi principali nel Centro assistenza, all'indirizzo https://support.google.com/a/answer/6356441.  Ci sono poi i "Servizi aggiuntivi", come YouTube, Blogger, Google Maps. Un elenco dei servizi aggiuntivi è disponibile all'indirizzo https://support.google.com/a/answer/181865.

Le istruzioni per gli amministratori, invece, su come attivarli o disattivarli sono disponibili all'indirizzo https://support.google.com/a/answer/182442

Nell'Informativa sulla privacy di G Suite for Education, Google fornisce informazioni sui dati che raccoglie e su come utilizza e divulga le informazioni che raccoglie dagli account G Suite for Education. È possibile consultare l'informativa online all'indirizzo https://gsuite.google.com/terms/education_privacy.html. Pur consigliando di leggere il suddetto documento nella sua interezza, forniamo di seguito le risposte ad alcune delle domandi più comuni:

a)      Quali informazioni personali raccoglie Google?

Quando crea un account studente, l’Istituto può fornire a Google determinate informazioni, tra cui, ad esempio, il nome, un indirizzo e-mail e la password dello studente. Google può inoltre raccogliere informazioni personali direttamente dagli studenti, ad esempio il numero di telefono per il recupero dell'account o una foto del profilo aggiunta all'account G Suite for Education.

Quando uno studente utilizza i servizi di Google, quest'ultima raccoglie anche le informazioni basate sull'utilizzo di tali servizi, tra cui:

b)     In che modo Google utilizza queste informazioni?

Nei Servizi principali di G Suite for Education, Google utilizza le informazioni personali degli studenti per fornire, gestire e proteggere i servizi. Google non pubblica annunci pubblicitari nei Servizi principali e non utilizza a scopi pubblicitari le informazioni personali raccolte nei Servizi principali.

Google utilizza le informazioni raccolte in tutti i Servizi aggiuntivi, se previsti, per fornire, gestire, proteggere e migliorare i servizi, per svilupparne di nuovi e per proteggere Google e i suoi utenti. Google può inoltre utilizzare tali informazioni per offrire contenuti personalizzati, ad esempio risultati di ricerca più pertinenti. Google può unire le informazioni personali derivanti da un servizio a quelle (comprese le informazioni personali) di altri servizi Google.

c)      Google utilizza le informazioni personali degli utenti delle scuole primarie e secondarie per mostrare pubblicità mirata?

No. Per gli utenti di G Suite Education delle scuole primarie e secondarie, Google non utilizza alcun dato personale (o associato a un account G Suite for Education) per mostrare annunci pubblicitari mirati nei Servizi principali o in altri Servizi aggiuntivi a cui l'utente ha eseguito l'accesso con un account G Suite for Education.

d)     Un ragazzo può condividere informazioni con altre persone utilizzando l'account G Suite for Education?

L’Istituto, eventualmente, potrebbe consentire agli studenti di accedere a servizi Google come Documenti Google e Google Sites, che includono funzioni in cui gli utenti possono condividere informazioni con altri o pubblicamente. Quando gli utenti condividono informazioni pubblicamente, queste potrebbero essere indicizzate da motori di ricerca come Google.

e)     Google divulga le informazioni personali dei ragazzi?

Google non fornisce informazioni personali a società, organizzazioni e persone che non fanno parte di Google, ad eccezione dei seguenti casi:

Inoltre, Google condivide pubblicamente e con i propri partner informazioni non personali, ad esempio le tendenze di utilizzo dei propri servizi.

f)       Quali sono le scelte che si hanno?

Innanzitutto, si può autorizzare o meno la raccolta e l'utilizzo dei dati di un ragazzo da parte di Google. Senza autorizzazione, infatti, l’Istituto non crea un account G Suite for Education e quindi Google non raccoglierà e non utilizzerà i dati di quel ragazzo.

Autorizzando a utilizzare G Suite for Education, si può accedere o richiedere l'eliminazione dell'account G Suite for Education rivolgendosi all’Istituto. Se desideri interrompere ogni ulteriore raccolta o utilizzo dei dati puoi richiedere all’Istituto di utilizzare i comandi del servizio disponibili per limitare l'accesso a determinate funzioni o servizi oppure eliminare completamente l'account. Si può visitare https://myaccount.google.com dopo aver eseguito l'accesso all'account G Suite for Education per visualizzare e gestire le informazioni personali e le impostazioni dell'account.

g)      A chi mi rivolgo se ho altre domande e dove posso trovare maggiori informazioni?

Se hai domande su come utilizziamo gli account G Suite for Education di Google o su quali scelte hai a disposizione, rivolgiti all’Istituto. Per ulteriori informazioni su come Google raccoglie, utilizza e divulga le informazioni personali per fornirci i servizi, ti invitiamo a leggere G Suite for Education Privacy Center (in inglese, all'indirizzo https://www.google.com/edu/trust/), l'Informativa sulla privacy di G Suite for Education (all'indirizzo https://gsuite.google.com/terms/education_privacy.html) e le Norme sulla privacy di Google (all'indirizzo https://www.google.com/intl/it/policies/privacy/).

I Servizi principali di G Suite for Education ci sono forniti ai sensi del Contratto relativo a G Suite for Education (online) (all'indirizzo https://www.google.com/apps/intl/it/terms/education_terms.html).

 

Se avete dubbi o domande, necessità di approfondimenti, potete scrivere a dpo@morolabs.it

Cordiali saluti a tutti.

Morolabs S.r.L.

“L'universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno

con cui condividere le nostre emozioni”

 

Paulo Coelho

 

[1]  Children's Online Privacy Protection Act of 1998 (COPPA) vieta la raccolta online di informazioni personali da parte di persone o entità soggette alla giurisdizione degli Stati Uniti su minori di 13 anni, compresi i bambini al di fuori degli Stati Uniti, se la società ha sede negli Stati Uniti.

[2] Da www.cybersecurity360.it , articolo di Paolo Tarsitano del 22 gennaio 2019 dal titolo : “Sanzione GDPR a Google, monito per le aziende italiane: ecco perché”

[3] Il parere 02/2013 del Gruppo di lavoro sulle applicazioni per dispositivi intelligenti (WP 202), adottato il 27 febbraio 2013, nella specifica sezione 3.10 dedicata ai minori, a pagina 26, specifica che “i titolari del trattamento del trattamento non dovrebbero trattare dati di minori, direttamente o indirettamente, a fini di pubblicità comportamentale, poiché è al di fuori della portata della comprensione di un minore e pertanto supera i limiti del trattamento lecito”.

[4] Uno studio dell’UE sull’impatto del marketing attraverso i media sociali, i giochi online e le applicazioni mobili sul comportamento dei minori (in inglese) ha rilevato che le prassi di marketing hanno un impatto evidente sul comportamento dei minori. Tale studio era basato su minori di età compresa tra 6 e 12 anni.

[5] Un esempio di un codice di condotta che tratta di marketing nei confronti dei minori è quello prodotto da FEDMA, Codice di condotta - relazione, disponibile (in inglese) all’indirizzo: https://ico.org.uk/media/for-organisations/documents/2013559/big-data-ai-ml-and-data-protection.pdf. Accesso effettuato il 15 maggio 2017. Cfr. in particolare: “6.2 Gli operatori nel settore del marketing che si rivolgono ai minori e per i quali è probabile che i minori costituiscano una parte del loro pubblico, non dovrebbero sfruttare la credulità, la lealtà, vulnerabilità o la mancanza di esperienza dei minori.; 6.8.5 Gli operatori nel settore del marketing non dovrebbero condizionare l’accesso di un minore a un sito web alla raccolta di informazioni personali dettagliate. In particolare, incentivi speciali quali offerte di premi e giochi non dovrebbero essere usati per invogliare i minori a divulgare informazioni personali dettagliate.

 

CPIA Ascoli Piceno - Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata - V. 2.0 del 21/09/2021